L'importazione del capitalismo : il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico cinese / Giuseppe Gabusi.
نوع المادة : نصالسلاسل:Relazioni internazionali e scienza politica / ASERI ; 28الناشر:Milano : V&P, 2009وصف:xviii, 255 pages : illustrations ; 22 cmنوع المحتوى:- text
- unmediated
- volume
- 8834317912 (pbk)
- 9788834317914 (pbk)
- HC425.92 G464 2009
نوع المادة | المكتبة الحالية | رقم الطلب | رقم النسخة | حالة | تاريخ الإستحقاق | الباركود | |
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كتاب | UAE Federation Library | مكتبة اتحاد الإمارات General Collection | المجموعات العامة | HC425.92 G464 2009 (إستعراض الرف(يفتح أدناه)) | C.1 | Library Use Only | داخل المكتبة فقط | 30010000399374 |
ASERI, Alta scuola di economia e relazioni internazionali.
Includes bibliographical references.
Il successo di trent'anni di riforme economiche cinesi ha posto in discussione l'efficacia delle politiche di sviluppo - note come "Post-Washington consensus" - promosse dalle organizzazioni multilaterali. Partendo dall'assunto che le istituzioni sono importanti per la crescita, il consenso prescriverebbe che i paesi in via di sviluppo si dotino di governi che disciplinino un sistema di diritti di proprietà stabili e definiti e creino istituzioni capaci di rafforzare i mercati: in sostanza la good governance ossia un mix di liberalizzazione, privatizzazione delle proprietà statali, trasparenza della pubblica amministrazione e assenza di corruzione - dovrebbe indurre lo sviluppo economico. Non era così nella Cina di Deng Xiaoping: i diritti di proprietà non erano né stabili né chiari, la corruzione era diffusa, il governo era coinvolto in tutti i settori dell'economia. Ancora oggi le istituzioni cinesi si conformano poco ai paradigmi liberali. Eppure la Cina si è sviluppata con estremo successo. Come si spiega questo esito in apparenza paradossale? Per dare una risposta il volume utilizza gli strumenti della political economy. Quindi la Cina si è sviluppata importando (pur senza ammetterlo) il capitalismo, e da questa esperienza è utile trarre conclusioni che sfidano il consensus, soprattutto ora che la crisi finanziaria del 2008 costringe anche i paesi storicamente industrializzati a rivedere i rapporti tra stato e mercato